I Sindacati della Polizia di Stato nascono con la Legge 1 aprile 1981 n.121, norma che ha smilitarizzato il Corpo delle Guardie di P.S., trasformandolo in un corpo di polizia ad ordinamento civile, e che ha dato vita alla Polizia di Stato così come la conosciamo oggi, in cui sono confluite appunto quelle componenti di cui facevano parte le Guardie di Pubblica Sicurezza.
Sin dalla loro nascita sono assunti a ruolo di garanti dei diritti e doveri dei poliziotti, con il duplice scopo, da una parte, di migliorare le condizioni lavorative degli appartenenti al Corpo, e dall’altra, di concorrere attraverso l’attività sindacale a quel rinnovamento della istituzioni statali che le nuove istanze sociali richiedevano già a partire dagli anni settanta.
Gli anni delle grosse manifestazioni sindacali e degli scontri di piazza suggerivano infatti, all’interno della stessa Polizia, la necessità di adeguarsi ai tempi che mutavano e di adattarsi alla nuova morfologia sociale che andava costituendosi in Italia.
La Legge 121/81 rappresenta la conquista più significativa della storia sindacale in polizia: con essa si è chiuso un ciclo dando il via ad una lunga stagione di riforme e di rinnovamenti che hanno condotto la Polizia di Stato per trent’anni.
Oggi, come allora, nuove spinte sociali e mutate condizioni socio-economiche richiedono nuove riflessioni sulle condizioni della Polizia nel mondo attuale ed oggi, come, allora, i sindacati sono chiamati ad un ruolo fondamentale nella nuova opera di rinnovamento della Polizia di Stato.
Lo S.P.I.R., Sindacato Poliziotti Italiani Riformisti, è tra quei sindacati che con serietà, dedizione ed onestà perseguono lo scopo di rappresentare gli interessi degli operatori di Polizia in tutti gli organismi in cui sia richiesta e prevista una rappresentanza della categoria.
Questo sindacato giovane nasce il 12 luglio 2011 ad opera del suo attuale Segretario Generale Nazionale Antonino Alletto.
Tra i fini statutari, lo S.P.I.R. si prefigge di:
– rappresentare gli interessi degli operatori di Polizia in tutti gli organismi in cui sia richiesta e prevista una rappresentanza della categoria;
– di salvaguardare l’indipendenza e l’autonomia del sindacato da qualsiasi condizionamento esterno ed interno che possa far deviare i fini per cui il legislatore ha attuato la libertà di associazione sindacale tra gli operatori di polizia;
– di promuovere iniziative ed azioni di solidarietà anche attraverso comuni iniziative con le altre forze di Polizia in servizio, finalizzate ad incrementare i trattamenti giuridici, economici e professionali, di progressione di carriera tra il personale in servizio collegandoli, nei limiti economici sostenibili, al personale in quiescenza;
– riformare il codice di disciplina ed il regolamento di servizio;
– abolire i divieti di iscrizione diretta ai sindacati confederali; iscrizione diretta ai partiti politici; – – consentire di svolgere una seconda attività lavorativa, ricoprire incarichi presso altri enti e partecipare in consigli d’amministrazione.
L’attività del Sindacato Poliziotti Italiani Riformisti, attraverso l’azione sul campo e le attività di supporto ai colleghi ed ai loro familiari, nonché attraverso una maggiore sollecitazione dell’opinione pubblica e delle forze politico-sociali, si prefigge il duplice scopo di tutela e sviluppo dei diritti delle libertà democratiche di tutti i lavoratori della Polizia di Stato e la contestuale risoluzione di temi inerenti principalmente la giustizia e la sicurezza.
Inoltre, consapevoli del valore dell’elevato valore sociale della “sicurezza” e della necessità ed opportunità di una crescente professionalità nell’ambito della Polizia, lo S.P.I.R. pone alla base delle proprie politiche sindacali l’attenzione verso l’avviamento, la formazione e l’aggiornamento dei poliziotti, affinché si contribuisca concretamente ed efficacemente ad una elevata professionalità.
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